Le tre e qualcosa

Voce bassa, parlata. Sono le e qualcosa.

La casa dorme, io no. Il tempo scorre piano come la camomilla che fuma

sul tavolo. E mi chiedo: perché? Ho cinquantacinque anni, ma dentro ne

ho dodici, forse meno. Il corpo mi tradisce, fa scricchiolare le

ossa come vecchi ricordi e allo specchio, allo specchio c'è un uomo che

non conosco. Mi fissa con la mia faccia ma con occhi che non ho

più. Allora mi siedo al computer, rollo piano il tabacco,

un rito lento, inutile ma mio. Una preghiera laica contro l'entropia dell'universo. Fumo piano per