Agno, il divino mancino

Agno fa l'infermiere, psichiatria nel cuore calma, le menti con

pazienza e buon umore. Ascolta, capisce e sistema il casino,

poi si infila gli scarpini ed entra al mancino. Indifesa e poesia,

geometria pura, col sinistro educato che sempre assicura. Non spazza caso,

ragiona col piede, fa terapia al pallone e lo rimette in sede. Avversari confusi,

attaccanti in crisi, Agno li marca con sguardi decisi. Un tocco leggero, lancio

divino, altro che reparto, qui parla il mancino. Quando la partita

si fa dura davvero, non alza la voce, alza il sinistro